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venerdì 19 ottobre 2007

Lettera aperta all' Onorevole PRODI



Publichiamo questa lettera inviata all' Onorevole PRODI prima del suo mandato:

Lettera Aperta al Premier

SACRIFICI O ELIMINAZIONE DEGLI SPRECHI ?



Onorevole Prodi,

riferimento: Lei ha giustamente detto:

“se i sacrifici sono necessari per raggiungere degli obiettivi si debbono chiedere”.



Eccole qualche commento da un osservatore attento:

- il tipo di dichiarazione da lei fatta, essa da sola, dà già un segno del cambiamento che ci sarà quando lei andrà al governo. Una dichiarazione simile fa pensare che chi la pronunzia guarda la realtà. Bella differenza rispetto a Berlusca, il quale dichiara spesso cose che non pensa, ma che gli conviene dire, per l’ audience, davanti alle telecamere.
- una squadra seria che vada al governo dovrà certamente chiedere i sacrifici necessari che dovessero servire. Ma solo dopo aver fatto una delle cose più urgenti per tentare di portare il Paese a livello europeo (se siamo ancora in tempo): una “ispezione sullo stato della società italiana, a confronto dell’ Europa”.

L’ inchiesta che é urgente, improcrastinabile fare dovrà avere come obiettivo la VERIFICA: SE IL SISTEMA ITALIA E’ GESTITO CON RISULTATI E QUALITA’ A LIVELLO EUROPEO.

Avendo io fatto per dieci anni un’ inchiesta, di estensione limitata, ma avente circa lo stesso obiettivo (in termini solo qualitativi, non quantitativi) le anticipo intanto la mia conclusione:

- i servizi resi dallo stato al cittadino italiano sono, ancor più dopo il recente degrado, spesso inferiori, come qualità ed affidabilità, agli standards della gran parte dei Paesi della U.E.;
- non credo ci siano molti esempi, in U.E., di società simili a quella italiana, che applicano la costituzione e le leggi quando tutto va bene, se il vento é favorevole....., ma non nei riguardi di tutti.
- a causa dei N.C.I. (nuovi comportamenti italiani), come si sono deformati nell’ ultimo decennio, il livello di soglia dell’ accettabile in molti settori sociali italiani, é sceso molto in basso, distanziandosi dai livelli medi richiesti in U.E.. (livelli delle suole e livelli della fronte rispettivamente);
- la bassa qualità dei comportamenti tollerati nel sociale italiano, anche per mancanza di regole e di metodi appropriati di gestione del personale, si riperquote non solo nella bassa qualità dei servizi resi al cittadino, ma ha un effetto trascinante enorme sulle merci e servizi che l’ economia italiana produce. La conseguenza immediata di tale fenomeno é triplice: a) perdita di competitività dell’ economia; b) aumento degli sprechi in molti settori e scenari sociali; c) incremento della tassazione necessaria.

La mia conclusione (basata su documenti e casi concreti che potrei fornirle) é logica e conseguente:

- se la società italiana capirà (non ci é ancora arrivata) che l’ unico modo per evitare al sistema Italia il sottosviluppo é l’ adozione di politiche del personale e della dirigenza conformi a quelle europee (rimettere in funzione i Bastoni, le Carote, i Valori, le Responsabilità, il Merito, etc), sarà allora possibile effettuare un rinnovamento di alcune fondamenta della società con l’ adozione di opportune strategie, che io chiamerei di europeizzazione. Sarebbe poi possibile stabilire un Patto Sociale, oggi praticamente inesistente.

- il portare avanti un processo di tale tipo non solo é urgente e necessario per evitare il ruzzolone finale dell’ economia, ma puo’ essere fatto unicamente da un premier illuminato il quale : a) faccia una serie di paragoni seri coll’ Europa, in termini pratici di efficienze (tempi e misure); b) ne tiri poi le conseguenze necessarie. Il risultato ne sarà l’ aumento delle efficienze sociali, oggi paurosamente basse e di impatto troppo negativo sull’ economia. L’ aumento delle efficienze sociali, che é improcrastinabile, permetterà di diminuire gli sprechi e di non chiedere eccessivi sacrifici. Sacrifici che potranno essere determinati, in minima misura (il potere di acquisto é ormai troppo basso proprio per le inefficienze) solo dopo aver preventivamento creato le condizioni perché tali sacrifici diano il massimo frutto.

Nel caso che tale processo di rinnovamento non fosse iniziato subito, caro Professore, non speri in risultati decisivi e incisivi dal suo futuro governo, quale che esso sia. Ormai é chiaro che il Bel Paese vive di emergenze. E non a caso, si tratta di un Paese quasi ingestibile, a causa dei N.C.I., troppo simili a quelli latino-americani.

L’ Emigrato che vi presenterà il suo libro. Prossimamente qui.

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