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domenica 4 novembre 2007

MUTATE MUTANDIS -5- : UN INVITO

1. Le mie esperienze

2. Il Degrado attuale é in accelerazione

3. Da dove i problemi

4. Allarme sociale

5. Un invito
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5. UN INVITO


L' opzione che si impone, d' urgenza, per avere una speranza di invertire la tendenza, é: scuotere fortemente la società, dicendo in modo chiaro che il rischio attuale é di derivare ancora verso il terzo mondo, di negare un futuro ai nostri giovani. Smettere colle menzogne, é possibile ?


L' “europeizzazione” della società va iniziata subito, in modo realista, cosi concepito:


- presentazione, coll' aiuto di emigrati, delle cause dei problemi della società italiana, che rischia di allontanarsi ancor più dalla U.E., in termini di efficienza di gestione e di supporto all' economia;

- analisi e dicussione (lontano dalla politica), con obiettivi: a) l' identificazione dei fattori che promuovono il degrado (stendiamo tappetini rossi davanti a mafie e delitti in progressione); b) l' identificazione dei valori messi al bando dalla società attuale, necessari per scoraggiare delitti e sopraffazioni e che occorre reinserire nella vita civile; d) gli strumenti necessari per tali cambiamenti, paletti di riferimento di una vita sociale che si possa chiamare europea.


Un processo cosi impostato, se condotto con impegno ed per un periodo adeguato, con chiarezza e capacità, potrà dare qualche speranza al Paese. Perché esso sia impostato seriamente, sarebbe bene coinvolgere emigrati, con la funzione “testimoni dello sviluppo e della gestione di un Paese”. Esso necessita una buona squadra di persone qualificate, determinate e abituate al lavoro di gruppo (se possibile con esperienza internazionale, per evitare di lavorare....all' italiana), che lavorino per un programma al di fuori degli scenari politici.


Alcuni settimane (mesi?) di attività permetteranno di arrivare ad una proposta realista. Fare cioé quello che i movimenti e le categorie professionali, pur dotati di buone intenzioni, non hanno fatto per mancanza di idee chiare e di metodo adeguato.


Prima di diffondere nel Paese la proposta da definire, sarà necessaria una ricerca di alleanze e appoggi per l' europeizzazione del Paese e la competitività dell' economia, presso movimenti seri, associazioni di industriali e commercianti, sindacati, etc.. Strumenti pratici, per portare avanti un programma di europeizzazione, esistono. Saranno proponibili coll' aiuto di emigrati che vivono in Paesi “ normali”, cioé non disastrati.


Poter dare una speranza al Paese ?
Si puo', a certe condizioni. Fra cui: guardarsi dai politici !
Ma la strada é molto stretta.......... Ed inoltre, ......... l' Argentina non é cosi lontana, come si crede....
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NOTA. Le mie esperienze mi hanno permesso di aprire gli occhi. Venni a vivere a Parigi nel ' 82, quando capii che, per essere gratificato dall' impegno e dal lavoro serio, era meglio emigrare. Lavoro a livello europeo (CEPT) e mondiale (UIT), dal '70, in gruppi di lavoro, commissioni, conferenze, di tipo tecnico/amministrativo. Ed anche a Parigi attività di tipo tecnico e negoziale. E, naturalmente, piena fruizione dei diritti del cittadino, in maniera costante, organizzata, affidabile, impossibile in Italia.


Mi sono rivolto negli ultimi anni a parecchi VIPs per segnalare la deriva preoccupante della società italiana. Nel 1990 Romiti mi rispose, dopo aver ricevuto una mia analisi: “D' accordo colle sue conclusioni. Ma non c'é niente da fare”. Cioé non raccolse la mia proposta di fare a lui, qualificato rappresentante industriale, una presentazione dei motivi per cui l ' economia italiana era a rischio. Una dozzina di anni dopo che lo avevo avvertito, la catastrofe é arrivata. Oggi il sistema Italia ha magre prospettive, se le attuali condizioni sociali restano.......


Negli ultimi tre anni (intanto il degrado si accelerava) sia Trochetti Provera che Piero Ottone si sono dichiarati, in reazione alle mie valutazioni, concordi colle mie conclusioni (che indicavano una perdita di competitività sicura). Ma neanche loro accettarono una mia proposta di presentazione e collaborazione. Rassegnazione italica o mancanza di una società nazionale ?

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P.S. MIETERE INSUCCESSI SOCIALI PUO NON DIPENDERE DALLA CATTIVA STELLA, MA DA UNA MENTALITA' CONFUSA CHE HA DIFFICOLTA A COSTRUIRE. CHE NESSUNO HA CERCATO DI CORREGGERE IN MODO POSITIVO.


UN PAESE LE CUI ISTITUZIONI INCAPPANO SPESSO NELLA CATTIVA GESTIONE (v. la lettera La Barca va...”), CHE NON SI CHIEDE QUALI SIANO LE CAUSE DELLA CATTIVA GESTIONE DIVENUTA ROUTINE, E UN PAESE CHE HA POCHE CHANCES DI RIALZARSI.


UNA SOCIETA MALATA NON PUO' SOSTENERE UN' ECONOMIA VIGOROSA


Sviluppo. Non c'é sviluppo e sottosviluppo. Ci sono invece comportamenti che impediscono o che favoriscono lo sviluppo. Essi sono inegualmente distribuiti nelle diverse società (Peyrefitte, nel “La societé de confiance”).


Nel prossimo post potremo leggere: ... ? ...
EMIGRATO DOC che presenta un libro.

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