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lunedì 21 gennaio 2008

VAFFANCULO DAY: CASCA IL MONDO, di Ringo DE PALMA

Casca il mondo?
Guarda il filmato:
http://www.youtube.com/watch?v=F5MZmJLMQ9Y

Da un certo punto di vista, l'altro ieri è stata una giornata felice. Salvatore "vasa vasa" Cuffaro è stato condannato a 5 anni di reclusione e all'interdizione dai pubblici uffici per il reato di favoreggiamento semplice. Prima di continuare a leggere, però, vi invito a visualizzare il video sovrastante. Terminato il video, vi chiedo di proseguire.

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Nei primi anni '90 lo stesso Cuffaro prese la parola al Maurizio Costanzo Show in collegamento con Samarcanda di Michele Santoro e attaccò Giovanni Falcone denunciando le presunte "buffonate costruite" per incastrare la "migliore classe dirigente che abbia la Democrazia Cristiana in Sicilia". La platea dell'epoca, conoscendo già l'elemento, lo insultava e cercava di coprirne le parole con le proprie urla.
Erano i primi anni '90.
All'epoca, tranne qualche elemento relativamente isolato ma molto interessato, nessuno si azzardava a parlare di un giudice o ad un giudice come si fa (ma non si dovrebbe fare) nemmeno col peggiore degli assassini. Gli italiani conoscevano e apprezzavano il lavoro che si stava facendo col maxiprocesso e lo ritenevano non frutto di "giustizia ad orologeria" o affini artifizi simil - politici.Sempre nel filmato, una bionda e giovane Rita Dalla Chiesa diceva di Totò Cuffaro, mentre questo parlava, frasi del tipo "questo è pazzo, ma questo è pazzo". Rita Dalla Chiesa aveva perso meno di 10 anni prima il padre, il finanziere Carlo Alberto Dalla Chiesa, in un attentato ad opera della mafia e aveva ben donde ragioni di avercela con chi negava l'operato di una magistratura rispettata e rispettabile. Cuffaro, che all'epoca era anche vicepresidente della commissione regionale antimafia, si riferiva a Calogero Mannino, in quel momento uno degli esponenti più noti della DC sicula, nonchè coinvolto in affari di mafia (leggi i capi d'imputazione del processo).

Ora, a poco più di 15 anni dalla strage di Capaci e di via D'Amelio, cosa succede?
Totò Cuffaro è stato condannato in primo grado, quasi l'intero emiciclo parlamentare (tranne Di Pietro e qualcun altro) lo plaude come fosse vittima di infamanti e infondate accuse, i mezzi di (dis)informazione intervistano anche l'ultimo usciere dell'aula bunker ma praticamente nessuno parla dei capi d'imputazione e nessuno s'indegna di avere all'interno dell'apparato statale un fiancheggiatore della mafia.
Totò "vasa vasa", tanto amico di Giuseppe Guttadauro (boss mafioso di Brancaccio) da comunicargli tramite l'ex assessore comunale Mimmo Miceli il fatto che nell'attico in cui parlava di affari, nomine ed elezioni c'erano delle microspie pronte a registrarlo, tanto amico di Salvatore Aiello (imprenditore titolare di diverse cliniche) da rivelargli la presenza di un'inchiesta segretissima della procura e il disvelamento della sua "rete riservata" e tanto amico di Giorgio Riolo (maresciallo dei ROS) da farsi "bonificare" dalle cimici casa e ufficio e da farsi tenere sempre informato su eventuali azioni dei carabinieri o della magistratura a carico del Cuffaro, è un perfetto amico degli amici. Il tutto senza contare che Totò, per non farsi mancare davvero niente, ha anche rivelato al mafioso Francesco Campanella (colui che ha falsificato la carta d'identità di Bernardo Provenzano per permettergli l'operazione di prostata in Francia) l'esistenza di un indagine che svelasse i rapporti fra lui e i boss Antonino e Mandalà. Di conseguenza a questi fatti (che hanno portato alla condanna), Cuffaro risponde di "non aver favorito l'intero sistema mafioso ma neanche il singolo mafioso" mentre il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso afferma che "è rimasto provato il favoreggiamento da parte del presidente della regione [...] di singoli mafiosi". Ad appoggiare la linea del procuratore nazionale c'è anche il procuratore di Palermo Francesco Messineo, che ha affermato "Quello che importa è che nel capo d'imputazione sia contestato il fatto oggettivo di aver aiutato qualcuno, a sua volta imputato per mafia, ad eludere le investigazioni". Mica niente.
Rita Dalla Chiesa, all'epoca veementemente schierata contro la mafia e i suoi fiancheggiatori, lavora da anni nell'azienda di chi, ormai si sa, ha avuto stretti rapporti diretti ed indiretti con la mafia e non si sottrae anche dal dipingerlo (come fece durante le elezioni del 2006) come "un editore liberale e come un uomo splendido".
Clemente Mastella, ex ministro della giustizia, è accusato di una marea di reati (leggi l'ordinanza di custodia cautelare oppure leggi il post) assieme alla moglie e, invece di ritirarsi ed essere grato alla popolazione italiana che ancora non lo prende a monetine, urla al "complotto politico" e "chiede provvedimenti" tramite Fabris dell'UDEUR, come se essere un ministro lo sollevasse dalle sue responsabilità penali.
Silvio Berlusconi, ex tessera P2 1816, è stato rinviato a giudizio dalla Procura di Napoli per la questione Rai - Set ravvisando il reato di corruzione, quindi subirà un ulteriore processo.

Questa piacevole aria da '92 è molto soddisfacente secondo i miei gusti, ho paura però che, come allora, tutto possa finire a "tarallucci e vino" cioè che, essendo le carceri nuovamente piene, si voti un altro indulto (stavolta comprensivo anche di reati di mafia e simili), o si completi la riforma Castelli (in parte emendata dal ministro Mastella) o, peggio, si inizi una stagione ancor più dura verso la giustizia con le solite riforme della procedura e del codice penale. A queste considerazioni dolenti va aggiunto che il pm Luigi De Magistris è stato sollevato dall'incarico di pm e allontanato dalla sede di Catanzaro (il tg2 ha detto che "interpreta male il suo ruolo di pubblico ministero").
Chissà come andrà a finire questo paese: forse dipende solo da noi, dalla nostra coscienza civica e dalle nostre piccole ma importanti scelte.

Guarda i video delle intercettazioni dei mafiosi che parlano di Cuffaro.
Guarda il video "Chi è Totò Cuffaro".
Guarda Marco Travaglio ad Annozero su totò Cuffaro.
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Articolo tratto dal blog: http://vivalacostituzione.blogspot.com/
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